FANNA – VALAVAN
Partenza: Fanna
Arrivo: Valavan (borgata di Frisanco che si affaccia verso Fanna)
In prossimità del termine di via Toffoli, giungete alla corte “Manarin di zora” e imboccate a sinistra una piccola strada di ghiaia, che svolta subito, che costeggia il Rugo Manarin per una quindicina di metri, quando sulla sinistra ci si trova un ponte; si sale lungo l’antica mulattiera con prudenza, la quale vi porta nelle due borgate di Valavan; di particolare rilievo a circa metà strada si può ancora vedere “la cavaleta”, ovvero, una struttura costituita da travi di legno, la quale fungeva come sostegno alle due linee di teleferica che serviva alle due borgate di Valavan per il trasporto di farine, animali e beni di consumo, ovviando al trasporto lungo la mulattiera.
Le due borgate di Valavan sono state quasi interamente ristrutturate dopo il sisma del 1976; in Valavan di Sotto è stato recuperato quasi interamente l’assetto architettonico preesistente, mentre in Valavan di Sopra sono state effettuate demolizioni di numerose strutture abitative e stalle.
Sebbene le due borgate di Vallavan appartengono al Comune di Frisanco, gli abitanti hanno sempre frequentato l’abitato di Fanna dall’istruzione ai bisogni della vita quotidiana, percorrendo la mulattiera anche tre-quattro volte al giorno; in Valavan di Sotto vi abitavano famiglie con cognome “Luisa”, al cui cognome veniva aggiunto il suffisso “Valavan”, quindi “Luisa Valavan…” (da non confondere con il cognome Lovisa) e in Valavan di Sopra vi abitavano famiglie con cognome Fransceschina, da cui “Franceschina Valavan…”.
NOTE: si raccomanda prudenza nel percorrere la mulattiera, in prossimità di curve e specialmente se il manto è umido-bagnato; percorso non ciclabile perchè privo di qualsiasi parapetto.
Il panorama è meraviglioso!
FANNA – ROVAREIT
Rovareit – Madonna di Rovareit
Partenza: Fanna
Arrivo: Rovareit (in comune di Frisanco)
In fondo via Toffoli, sulla sinistra, si percorre una strada comunale in ghiaia. Dopo circa una mezz’oretta/tre quarti d’ora, si giunge alla località, dove si può ammirare ancora l’unica abitazione-stalla, ristrutturata in parte, dopo l’abbandono nel periodo post bellico. Luogo anche di devozione mariana, dove è presente una statua della Madonna, che veglia sull’abitato di Fanna, la cui immagine risale al 1830.