Fanna (Fane in friulano) è un comune di circa 1 600 abitanti del Friuli – Venezia Giulia.
È conosciuta anche come il paese delle Mele Antiche.
Fanna si trova a circa 274 m s.l.m. ed è collocata nell’alta pianura – prealpi carniche.
A nord si trovano delle colline che creano il confine tra il comune del paese e quello di Frisanco. Queste tre colline sono divise dai due corsi d’acqua principali: il Manarin (da ovest) ed il Mizza (da est) che sfociano nel torrente Colvera all’estremo sud del comune. Altri ruscelli sono: il Rugo Storto (Rûc stuart) ed il Ricciòli (Riziol).
L’etimologia del nome Fanna secondo gli studi è legata alla voce “Bosco sacro” e sarebbe di origine celtica.
Importante nota è il fatto che a Fanna fosse stanziato un ceppo della famiglia nobiliare Polcenigo. Col tempo poi avrebbero assunto il titolo di conti Polcenigo – Fanna.
Fino al 1873 Fanna era unita al vicino paese di Cavasso Nuovo: i rispettivi nomi delle località erano Fanna alta (Fana di sora) e Fanna bassa (Fana di sot), con sede amministrativa nell’attuale Fanna. In seguito Cavasso Nuovo ottenne il distacco costituendosi in comune autonomo.
Durante la seconda guerra mondiale il paese è stato sede di un comando tedesco, ed era stata protetta con alcuni obici, dei cannoni 8,8 cm FlaK e qualche centinaio di soldati, che hanno combattuto contro i partigiani rifugiati a nord, nelle colline. A causa di questa batteria antiaerea il paese subì diversi bombardamenti.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò ingenti crolli e danni in gran parte dell’area. Nel comune di Fanna le vittime furono due.
In tempi recenti il paese ha arricchito la segnaletica pubblica con numerose indicazioni in lingua friulana, a segnalare il sentimento di appartenenza alla regione storica.
Nel comune sono presenti diverse chiese e santuari, quali la chiesa di San Martino, all’interno del paese, la chiesetta di San Silvestro, restaurata di recente e collocata vicino alla SP2, ed il magnifico santuario di Madonna di Strada, posto accessibile dalla SR464, sede di diversi eventi, come incontri, concerti e festività. Esistono inoltre diversi monumenti dedicati agli alpini caduti in guerra, uno visibile davanti al municipio, l’altro in località Madonna di Strada.
CHIESA DI FANNA
Edificio neoclassico costruito agli inizi dell’ottocento su progetto di Stefano Marchi di Stevenà; affrescata da G. Carlo Bevilacqua nel 1829 con tre riquadri sul soffitto della navata (Cristo risorto, la discesa dello Spirito Santo, la consegna delle chiavi). Nell’abside un dipinto del poeta-pittore-patriota Vittorio Cadel (+1917) rappresenta Cristo che cammina sulle acque. La pala di San Martino è opera del pittore fiammingo Giovanni Moro (1662). Gli stalli del coro offrono pregevoli intagli (sec. XVII).
SANTUARIO
Costruzione antichissima nota anche come Santuario della Madonna di Strada o Santa Maria di Mercadello fin dal 981. E’ considerato dagli storici il più antico santuario mariano del Friuli.
Pare che l’attuale santuario, almeno nelle sue principali mura, sia stato innalzato nel 1356 su commissione di Giovanni Malagrini, possidente di Fanna, …in remissione dei suoi peccati e affidato al piovano di San Remigio (ora Cavasso Nuovo). Solo nel 1757 una ducale di Francesco Loredan sanzionò la dipendenza di Madonna di Strada dalla Parrocchia di Fanna.
L’edificio ha subito molti rifacimenti fra il 1400 e il 1700, tanto che si pensa che della vecchia chiesa sia rimasta l’attuale abside con l’affresco dell’Annunciazione. Il campanile e la sacrestia sono stati edificati nel 1733.
La chiesa, nello stato attuale, fu costruita negli anni 1886-1899 quale moto spontaneo dei popolani di Fanna.
Il soffitto fu affrescato dal poeta-pittore-patriota Vittorio Cadel (1884 +1917) con una scena dell’Incoronazione della Vergine e quattro medaglioni di Santi.
La statua policroma oggi venerata dai fedeli è attribuibile al Pilacorte (sec. XIV) e rappresenta Maria che sorregge il Bambino con in mano una pergamena su cui è scritto “Io sono la vita”. La tradizione recita che sia un “ex voto” elargito da un castellano dei Signori di Polcenigo, salvatosi a stento da una piena improvvisa del vicino torrente Colvera.
Sembra che alla fine del 1400 la chiesa fosse del tutto cadente e l’immagine di Maria abbandonata. La leggenda narra, infatti, di un ritrovamento della statua in mezzo ai cespugli e di tre tantativi di portarla nella Pieve di San Remigio, che immancabilmente si risolvevano con l’immagine ritornata sulle rive del Colvera. Preso come segno della volontà della Madre di Gesù, i fedeli ricostruirono la chiesa ed il Santuario rifiorì.
CHIESETTA DI SAN SILVESTRO
Costruzione devozionale assegnata al XVII secolo, eretta in sassi e poi intonacata, fu ristrutturata negli anni venti e nel dopoguerra; riparata di recente con interventi conservativi.
All’interno un unico altare intagliato con le esecuzioni dei Comuzzi; vi è inserita una pala dipinta (1650 ca.) raffigurante i Santi Silvestro, Lorenzo, Giovanni e Valentino.
Poiché a Fanna nel 1979 nacque l’omonimo Motoclub, il paese è stato per molti anni sede di numerose gare di enduro, alcune a livello interregionale e nazionale. Gli eventi a cadenza annuale sono stati interrotti nel 2004 per poi essere ripresi nel 2015.
Ospitalità:
LT Bar – Via Montelieto, 1
Bar Al Fogolar – Via Montelieto, 13
Bar da Jacu – Piazza XX Settembre, 3
Bar / Pizzeria da Nicola – Via Montelieto, 81
Albergo / Ristorante Al Giardino – Via Circonvallazione Nuova, 3
B&B Castellani – Via Castellani, 38